Antonella Padovese. Biografia

Antonella Padovese inizia il suo percorso artistico con Enrico Baj in un primo tempo come allieva, quindi come sua assistente. Momenti significativi della sua formazione sono la scuola di teatro dell’Arsenale di Milano, gli stages che svolge con Ruth Oppenheim (attrice di Bertolt Brecht) e lo stage del 1985 con Tadeusz Kantor. Dal 1988 si dedica alla scultura con il vetro e partecipa a numerose collettive. Realizza anche opere a matita su cartoncino, risultato di un suo nuovo percorso interiore e artistico.

L’attività pittorico scultorea si intreccia con i percorsi spirituali e di indirizzo psicologico intrapresi dall’artista a partire dagli anni Ottanta. Una profonda ricerca interiore inevitabilmente fluisce osmoticamente nei suoi lavori trasformandoli al tempo stesso in specchi, in lenti di ingrandimento grazie ai quali si rende visibile l’invisibile. Il viso, la parte codificante per eccellenza di un individuo, diventa pretesto per cogliere quella più nascosta: l’essenza. Lo sguardo diventa il ponte verso l’universalità dell’anima, un etereo cammino verso il fondamento dell’esistenza stessa. Volti “anonimi” plasmati e reinterpretati da una matita immaginifica, ritratti tesi a denunciare la realtà dei tempi e a mettere in luce contraddizioni storico-sociali. Il tratto si fa sempre più sfumato a mano a mano che la spiritualità prende il sopravvento sulla fisicità. Il nuovo percorso dell’artista, sempre più impalpabile, è dettato dalla consapevolezza che è l’immanente a dettare le leggi alla materia trasformandola. E’ l’essenza a rendere reale la realtà.

Nel 1994 prende parte alla grande Rassegna Patafisica “Chandelle Verte”, Galleria Eos Arte Contemporanea - Milano. Dal 1996 al 2003 partecipa a una serie di mostre collettive a Como: 1996 “Trent’anni d’Autunno” - La ghiacciaia - curatori Ico Parisi, Ileana Gelidi, Enrica Vittani; 2000 “Storie di ieri: Draghi, principesse e cavalieri, libertà e prigionia” - Chiostro di Sant’ Eufemia; 2001 “Simboli e Simbolismi” - Spazio Shed Ticosa - presentazione Philippe Daverio, curatori Roberto Borghi, Ileana Gelidi, Enrica Vittani; 2003 “Identity Card” - Galleria Roberta Lietti - Arte Contemporanea, a cura di Emma Gravagnuolo; 2004 “Solitudo”, omaggio a Cesare Pavese - Santo Stefano in Belbo (Cuneo); nel 2005 partecipa alla 56a edizione del Premio Michetti: “In & Out: Opera e ambiente nella dimensione glocal”, curata da Luciano Caramel. L’opera Palestina, presentata in questa occasione, entrerà a far parte della raccolta che, a partire dal 2006, verrà esposta permanentemente nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Francavilla al Mare.

(da http://www.antonellapadovese.it/artista.htm)