Orson Welles. Biografia

Regista e attore. Nasce in una famiglia agiata: suo padre è un inventore mentre sua madre è pianista e Orson eredita da entrambi i genitori vari talenti: già da bambino suona il piano, dipinge e si diletta in giochi di prestigio. A otto anni perde la madre e parte con il padre per un giro del mondo, con una lunga sosta a Shanghai. Quattro anni dopo perde anche il padre e Orson viene affidato ad un medico di Chicago, il dottor Maurice Bernstein. Nel 1931 si diploma alla Todd School di Woodstock, Illinois, ma invece di entrare in college parte per l'Irlanda, dove fa le sue prime esperienze come attore al Gate Theatre di Dublino. Successivamente tenta di recitare a Londra e a Broadway, ma non ha molta fortuna e riprende a viaggiare in Marocco e in Spagna, dove scende persino nell'arena.

Grazie all'interessamento di Thornton Wilder e Alexander Woolcott entra nella compagnia di Katharine Cornell e nel 1934 debutta a New York come Tebaldo in "Romeo e Giulietta". Lo stesso anno gira un cortometraggio di 4 minuti, dal titolo "The Hearts of Age". Entra a far parte della compagnia del Federal Theatre, dove conosce John Houseman, con il quale nel 1937 forma il Mercury Theatre. Nel 1938 realizza per la radio CBS il programma radiofonico "The Mercury Theatre on the air" in cui presenta alcuni classici della letteratura riadattati; il 30 ottobre la sua riduzione de "La guerra dei mondi" di H.G. Wells entra nella storia, con migliaia di ascoltatori che credono realmente allo sbarco in diretta degli Alieni sulla Terra. Lo stesso anno gira "Too Much Johnson", un progetto costituito da un prologo di 20 minuti e due introduzioni di 10 minuti ciascuna, da inserire nella messa in scena della commedia teatrale omonima di William Gillette. L'anno seguente completa una sceneggiatura tratta da "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, ma girerà solo la scena iniziale e abbandonerà il progetto per i costi troppo alti.

Nel 1940 è a Hollywood, con un contratto con la RKO che gli lascia mano libera e nel 1941 realizza "Quarto Potere", in cui è regista, co-autore e protagonista, vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura. Il film rappresenta una innovazione nel cinema, ma nonostante l'ammirazione dei critici, è un fallimento e la RKO perde 150.000 dollari. Welles viene licenziato mentre è impegnato nella lavorazione di "It's All True", un film a episodi che subirà molti tagli e rimaneggiamenti. Anche "Terrore sul Mar Nero" subisce la stessa sorte, con Welles che interrompe a metà la lavorazione, mentre nel 1942 esce "L'orgoglio degli Amberson", candidato agli Oscar come miglior film nel 1943. Anche i film successivi non hanno vita facile: nel 1948 "La signora di Shanghai" entusiasma la critica ma non il pubblico, sorpreso forse da un Rita Hayworth bionda. Lo stesso anno esce "Macbeth", realizzato in 20 giorni con pochissimi mezzi, girato tutto in interni e Welles lascia gli Stati Uniti per l'Europa, sia per sfuggire al fisco, sia per sfruttare il maggiore credito di cui gode lì. Nel 1952 realizza "Othello", che vince il Gran Premio del Festival a Cannes. Torna a lavorare negli Stati Uniti nel 1958, con "L'infernale Quinlan" e dopo quattro anni in cui alterna regie teatrali e prestazioni da attore (con le quali finanzia i suoi film e lo stile di vita piuttosto dispendioso), realizza "Il processo" dal romanzo di Franz Kafka. Dopo due film incompiuti, nel 1975 dirige "F per falso" del 1975 e l'ultimo film, il documentario "Filmando Othello" del 1978.

Fra le sue interpretazion in film "non suoi" nel 1953 è in "L'uomo la bestia e la virtù" di Steno, con Totò, nel 1958 è Willy Varner in "La lunga estate calda" con Paul Newman, nel 1963 fa il verso a sé stesso nell'episodio "La ricotta" di Pasolini, nel film corale "RoGoPaG". Fra i premi vinti dal regista, il Leone d'oro alla carriera nel 1970, l'Oscar alla carriera nel 1971, premio Luchino Visconti ai David di Donatello 1983.

(da Sole 24 ore)