Umberto Eco. Biografia (da wikipedia)

Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932) è uno scrittore, filosofo e linguista italiano di fama internazionale. È professore ordinario di semiotica e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.

Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.

Laureatosi in filosofia nel 1954 all'Università di Torino con Luigi Pareyson con una tesi sull'estetica di Tommaso d'Aquino, in un primo tempo si interessò alla scolastica medievale. Successivamente si dedicò allo studio della cultura popolare contemporanea e alla semiotica.

Dal 1959 al 1975 è stato consulente editoriale della casa editrice Bompiani.

Lavorò quindi per la RAI occupandosi dei programmi culturali della rete, esperienza lavorativa da cui trasse spunto per molti scritti, tra cui il celebre articolo Fenomenologia di Mike Bongiorno.

Nel 1962 pubblicò il saggio Opera aperta che, con sorpresa dello stesso autore, ebbe notevole risonanza a livello internazionale e diede le basi teoriche al Gruppo 63, movimento d'avanguardia italiano, che aveva come intento una riformulazione dei criteri espressivi del romanzo. Nel 1963 iniziò anche la sua carriera universitaria, che negli anni gli farà ottenere cattedre in diverse città italiane (Milano, Firenze e, infine, Bologna) dove è ordinario di semiotica.

Nel 1971 fondò Versus, una delle maggiori riviste italiane di semiotica, rimanendone direttore responsabile e membro del comitato scientifico fino al giorno d'oggi.

Nel 1980 esordì nella narrativa. Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, riscontrò immediatamente un grande successo, tanto da divenire un best-seller internazionale e essere quindi tradotto in quarantaquattro lingue.

Nel 1988 pubblicò il suo secondo romanzo, Il pendolo di Foucault, satira dell'interpretazione paranoica dei fatti veri o leggendari della storia e delle sindromi del complotto. Questa critica dell'interpretazione incontrollata viene ripresa in opere teoriche sulla ricezione (cfr. I limiti dell'interpretazione). Romanzi successivi: L'isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004).

Molte sono le sue opere sulle teorie della narrazione e la letteratura: Lector in fabula (1979), Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994) , Sulla letteratura (2002), Dire quasi la stessa cosa (2003), sulla traduzione. Durante tutta la sua carriera collaborò anche con numerose testate giornalistiche quali La Stampa, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giorno, Il Manifesto, e a periodici come L'Espresso (per il quale tiene una rubrica bisettimanale, La bustina di Minerva), Quindici e Il Verri.

 


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