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Friedrich Nietzsche. Biografia (da Wikipedia)
Anni giovanili
Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Röken, nei pressi di Lipsia in Germania, il 15 ottobre 1844, è il primogenito del pastore protestante Karl Ludwig, reazionario monarchico, già precettore alla corte di Altenburg, e di Franziska Oehler, figlia, come il marito, di un pastore. Nel 1846 e nel 1848 nascono altri due figli, Elisabeth e Joseph, che muore nel 1850.
Il 30 luglio 1849 muore il padre, già affetto da disturbi psichici e la famiglia si trasferisce l'anno dopo a Naumburg, dove Friedrich inizia gli studi di lettere classiche e religione. In famiglia apprende la musica e il canto, compone poesie, legge Goethe, Holderlin e Byron; nel 1858 inizia a frequentare il ginnasio di Pforta e due anni dopo, con gli amici Gustav Krug e Wilhelm Pinder fonda l'associazione Germania, con la quale si propone di sviluppare i suoi interessi letterari e musicali; per l'associazione scrive alcuni saggi, come Fato e volontà e Libertà della volontà e fato, visibilmente ispirati dalla lettura di "Fato" e altri saggi di Emerson, specie quelli inclusi in Conduct of Life (1860).
Conclusi gli studi secondari nel 1864, entra nell'Università di Bonn come studente di teologia e s'iscrive nella corporazione studentesca Franconia. Durante una gita a Colonia, avrebbe contratto – ma la notizia è incerta – la sifilide, alla quale si fa risalire l'origine della sua malattia mentale. Nel 1865 si iscrive all'Università di Lipsia, per continuare a seguire le lezioni di filologia classica di Friedrich Ritschl, già suo insegnante a Bonn. Studia Teognide e Suida, ma rimane più affascinato da Platone e soprattutto da Emerson e Schopenhauer, che influenzeranno tutta la sua produzione.
Conosce nel 1867 Erwin Rohde; approfondisce lo studio dell'opera di Diogene Laerzio, di Omero, Democrito e Kant, mentre un saggio su Teognide appare nella rivista Rheinisches Museum diretta da Reischl. Il 9 ottobre comincia il servizio militare nel reggimento di artiglieria a cavallo di stanza a Naumburg: nel marzo dell'anno successivo si infortuna seriamente cadendo da cavallo e a ottobre viene congedato. Tornato a Lipsia, l'Università lo premia per il suo saggio sulle fonti di Diogene Laerzio e lo assume come insegnante privato. L'8 novembre conosce in casa dell'orientalista Hermann Brockhaus Richard Wagner.
Il 13 febbraio 1869 ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca dell'Università di Basilea grazie all'appoggio di Ritschl tenendovi, il 28 maggio, la profusione sul tema Omero e la filologia classica mentre l'Università di Lipsia gli concede la laurea sulla base delle sue pubblicazioni nel Rheinisches Museum; nella stessa Basilea conosce Jakob Burckhardt.
Dal 17 maggio aveva cominciato a frequentare, nella villa di Tribschen, Richard e Cosima Wagner, rimanendone fortemente colpito: "ciò che imparo laggiù, che vedo e ascolto e intendo, è indescrivibile. Schopenhauer, Goethe, Eschilo e Pindaro vivono ancora".
All'inizio del 1870, Nietzsche tiene a Basilea delle conferenze ("Il dramma musicale greco", "Socrate e la tragedia"), che anticipano il suo primo volume, "La nascita della tragedia" (1872). A Basilea stringe amicizia col professore di teologia Franz Overbeck, che gli rimarrà vicino fino alla morte e sarà grande estimatore delle sue opere, nonostante che la sua posizione accademica rendesse la cosa alquanto imbarazzante, considerate le vedute di Nietzsche in materia di religione.
L'esperienza della guerra
Allo scoppio della guerra franco-prussiana (1870-1871) chiede di essere temporaneamente esonerato dall'insegnamento per partecipare come infermiere alla guerra, visto che la neutralità della Svizzera gli impedisce di arruolarsi in reparti combattenti. Dopo poche settimane al fronte si ammala di difterite, viene curato e congedato. Nel frattempo scrive "La visione dionisiaca del mondo" ed abbozza "La tragedia e gli spiriti liberi" ed un dramma intitolato "Empedocle", in cui vengono anticipati con molta chiarezza molti dei temi che verranno in seguito ripresi nelle opere della maturità.
Per motivi di salute, Nietzsche dovette abbandonare l'insegnamento e vivere spostandosi continuamente da luogo a luogo, in particolare sulla costa italiana a Genova e Rapallo, quella francese a Nizza, ed in alta Engadina a Sils Maria. Conobbe Lou Andreas Salomé nel 1882, alla quale propose il matrimonio, che ella rifiutò.
Il collasso mentale
Nel 1888, con già molte pubblicazioni alle spalle, si trasferì a Torino, città che apprezzò particolarmente, e dove scriverà L'Anticristo, Il crepuscolo degli idoli ed Ecce Homo (pubblicato postumo).
È datata 3 gennaio 1889 la prima crisi di follia in pubblico: mentre si trovava in piazza Carlo Alberto, nel capoluogo piemontese, vedendo il cavallo adibito al traino di una carrozza fustigato a sangue dal cocchiere, abbracciò l'animale e pianse; in seguito si buttò a terra urlando ed in preda a spasmi.
Dalla crisi non si riprenderà più. Ricoverato prima in una clinica psichiatrica a Basilea, viene trasferito a Naumburg per essere invano curato dalla madre, prima, e dalla sorella Elisabeth Förster Nietzsche, poi. Trasferito nella casa di Weimar, dove la sorella ha fondato il Nietzsche-Archiv, vi muore il 25 agosto 1900. La natura della sua follia resta ancora un mistero. Nei frammenti teorizzava l'autodistruzione della reputazione tramite una follia recitata come una forma di ascesi superiore. Alcuni studiosi, fra cui Paul Julius Moebius, hanno attribuito l'origine della follia alla sifilide(contratta durante un incontro sessuale con una prostituta): si sarebbe trattato, quindi, di una sorta di paralisi progressiva del sistema nervoso, ma altri, come ad es. Jaspers, hanno sottolineato che causa del collasso nervoso avrebbe potuto essere anche l'enorme tensione dovuta allo sforzo creativo e filosofico svolto negli anni precedenti.