Metodi barriera

Si basano tutti sul fatto di creare un ostacolo, meccanico o chimico, alla risalita degli spermatozoi verso il collo dell'utero. Possono creare, seppure raramente, irritazioni del pene o della vagina e fenomeni d'intolleranza. Interferiscono con la spontaneità del rapporto e sono mal tollerati da molte coppie. Hanno un indice di insuccesso che varia dal 10 al 15 per cento.
Il più diffuso è il preservativo. Il preservativo è una sottile guaina di gomma ad uso maschile che viene calzata sul pene eretto, prima di iniziare il rapporto sessuale, per impedire che il liquido seminale penetri in vagina.
È facile da usare, ma deve essere applicato sempre dall'inizio del rapporto e non solo nella fase precedente l'eiaculazione, deve essere rimosso immediatamente dopo e, soprattutto, si deve controllare la sua integrità. Se si adottano tutte queste precauzioni l'indice di insuccessi si aggira intorno al 10 per cento. Non va trascurata la sua estrema utilità per ostacolare il contagio da parte delle malattie sessualmente trasmesse. 

Di seguito sono presentate due esemplificazioni dell’uso del preservativo:

 

After you come, hold the base of the condom and pull out. Put a few drops of water-based lubricant inside the tip of the condom. Put more water-based lubricant of the outside of the condom. Squeeze the tip of the condom to leave some extra space and roll the rest down the shaft.

Dalla donna può essere invece usato il diaframma. Si tratta di un cappuccio di gomma sostenuto a un anello di metallo. Viene applicato sul fondo della vagina, in modo che vada a coprire il collo dell'utero e impedisca il passaggio degli spermatozoi.
Gli deve essere posta una crema spermicida e va posizionato non più di due ore prima del rapporto, dopo il quale va lasciato in sede per almeno sei ore. Si tratta di un metodo piuttosto efficace, anche se il margine di insicurezza è attorno al 10%. Tuttavia è necessario che la donna acquisti un'esperienza adeguata al suo utilizzo. Naturalmente può essere ben usato da donne che hanno un buon rapporto con i loro genitali. 

La spirale (o IUD: Intra Uterine Device) è un dispositivo che viene posizionato dal ginecologo nell'utero.
Ve ne sono vari modelli: di materiale plastico, con in più un filamento di rame o con la presenza di progesterone, un ormone che viene rilasciato progressivamente e ne aumenta l'efficacia. Introdotta nell'utero, la spirale può essere lasciata in sede per qualche anno. E' opportuno un controllo ginecologico periodico. Si tratta di un metodo contraccettivo sicuro al 98% anche se non è il più indicato per le adolescenti e, in generale, per donne che non hanno avuto un figlio. 

Gli spermicidi: sono prodotti chimici che inattivano la vitalità degli spermatozoi.
Vengono veicolati con creme, gel o ovuli che devono essere introdotti profondamente in vagina prima del rapporto. Possono essere usati anche in combinazione con gli altri metodi di questa categoria.

Altri metodi di barriera: il cappuccio cervicale è un piccolo manicotto di lattice molto simile al diaframma, ha un diametro di circa 3 cm e si applica direttamente sul collo dell'utero dove può rimanere anche per 48 ed essere utilizzato per rapporti ripetuti. Il condom femminile è una sorta di profilattico che viene introdotto in vagina prima del rapporto e mantenuto in sede da un anello semirigido che lo fa aderire al collo dell'utero, mentre la parte opposta aperta fuoriesce dalla vagina. Poco diffuso, anche negli Stati Uniti, può essere utilizzato fino a 5 volte. La spugna contraccettiva ha una forma a ciambella; ha un'azione idrofila (cioè richiama i liquidi) e allo stesso tempo spermicida. Va inserita come un tampone prima del rapporto e va rimossa non prima di sei ore. Può procurare irritazione vaginale e in alcuni casi le donne hanno difficoltà a rimuoverla.

Phoenix