Metodi naturali

Il metodo più diffuso è il coito interrotto. Questo metodo consiste nell'interruzione del coito, estraendo il pene dalla vagina, prima dell'eiaculazione.
Non è un metodo sicuro. Dipende infatti dalla capacità del maschio di controllarsi; inoltre, prima dell'eiaculazione, vi è la fuoriuscita di una piccola quantità di una sostanza lubrificante che contiene alcuni spermatozoi. Questo metodo ha inoltre il difetto di interrompere in modo brusco il rapporto sessuale. 
Gli altri metodi definiti naturali mirano all'individuazione del momento dell'ovulazione e si basano sull'astensione dai rapporti per 3-4 giorni prima e dopo tale periodo. Infatti, sia gli ovociti che gli spermatozoi sopravvivono fino a 3-4 giorni. Questi metodi non hanno effetti collaterali o controindicazioni, ma hanno un indice di sicurezza non troppo elevato. La loro sicurezza potrebbe essere migliorata con un maggiore impegno e un autocontrollo costante da parte della coppia.

Il metodo Ogino-Knaus, detto anche "del calendario". Secondo il metodo calcolato dai dottori Ogino e Kanaus, la coppia deve astenersi dai rapporti sessuali nei giorni fecondi.
Vengono calcolati i giorni fecondi del ciclo mestruale. Perché sia usato al meglio, è necessario monitorare la data di inizio del ciclo nel corso di 1 anno. Si prendono in considerazione il ciclo più breve e quello più lungo. Dal primo si sottrae 20 e dal secondo si sottrae 10. Ad esempio, se il ciclo corto è stato di 25 giorni, il numero che ne deriverà sarà 5. Se quello lungo è stato di 29 giorni, si avrà 19. Quindi il periodo che va dal quinto al diciannovesimo giorno dovrà essere considerato fertile. Questo metodo è comunque poco sicuro. 

Il metodo Billings (del muco cervicale) è stato ideato dai coniugi Billings presso il Centro cattolico di regolazione delle nascite di Melbourne. Prevede il controllo della presenza di muco cervicale (perdite vaginali biancastre) che inizia a farsi fluido (come chiara d'uovo) con l'avvicinarsi dell'ovulazione e che scomparirebbe all'ultimo giorno dell'ovulazione.
La sua presenza segnala il periodo fecondo. Dopo quattro giorni dalla sua trasformazione in sostanza densa e non più trasparente si potrebbero riprendere i rapporti sessuali completi. Anche questo metodo ha un alto indice di fallibilità, anche se un po' inferiore al precedente, purché la donna sia attenta e ben esercitata. 
Il metodo della temperatura basale si organizza sulla misurazione della temperatura del corpo al risveglio, misurata per via vaginale o rettale. Questa varia con l'ovulazione. Diminuisce di poco prima di essa e aumenta di alcuni decimi di grado al suo iniziare.
Dopo quattro giorni dal rialzo della temperatura i rapporti sessuali, dai quali ci si deve astenere dall'inizio del ciclo, possono riprendere. Dovrà quindi essere riportato diligentemente un grafico, giorno dopo giorno, per monitorare la temperatura nel corso di tutti i giorni del ciclo. Tra i metodi naturali gestiti dalla donna è quello che dà migliori indici di sicurezza. 

 

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Metodo sinto-termico: la sicurezza contraccettiva dei metodi naturali può essere migliorata combinando i parametri dei tre metodi precedenti e alcuni sintomi caratteristici dell'ovulazione. I crampi addominali e la tensione mammaria, spesso presenti nel periodo precedente l'ovulazione, e il dolore acuto che può accompagnare lo scoppio del follicolo sono segni molto validi per alcune donne.
Rilievo del picco del LH: con metodologie più o meno sofisticate mira ad individuare, su un campione di urine, il picco di un ormone prodotto dall'ipofisi (LH), che ha un repentino innalzamento prima dell'ovulazione. Il metodo si basa sul cambiamento del colore del sistema rilevatore e indica così che l'ovulazione avverrà entro le 8-12 ore successive.
L'intensità del colore è direttamente proporzionale alla quantità di ormone prodotto. La donna esegue il test da 2-3 giorni prima della data presunta dell'ovulazione fino al momento della positività. L'applicazione di questo metodo è simile a quello della temperatura basale. È anche disponibile un dispositivo più sofisticato (monitor elettronico) che mira ad individuare i livelli di due ormoni chiave: l'Estrone-3glucuronide (E3G), il cui aumento coincide con il cambiamento del muco cervicale, e l'ormone lutenizzante (LH), il cui innalzamento induce l'ovulazione e ne segnala quindi l'imminente arrivo. Questo metodo funziona monitorando i propri livelli ormonali in modo da segnalare - attraverso 2 spie luminose - quali sono i giorni a rischio di gravidanza.

Miti e Pericoli: Alcune donne utilizzano, come metodo contraccettivo, accorgimenti che non sono assolutamente ritenuti sicuri. Ci riferiamo all'impiego di lavande vaginali eseguite subito dopo un rapporto. Esse risultano inefficaci in quanto alcuni spermatozoi possono raggiungere la cavità uterina anche in pochissimi minuti. Inoltre, le lavande possono ridurre l'efficacia contraccettiva di eventuali sostanze spermicide!Alcune donne pensano che alzarsi in piedi immediatamente dopo il rapporto e urinare possa favorire la fuoriuscita dello sperma per gravità, riducendo così il rischio di concepimento. Questo non ha alcun significato contraccettivo! Attenzione anche al cosiddetto, termine inglese (dal verbo 'to pet' - accarezzare) che indica l'insieme delle pratiche sessuali che escludono la penetrazione vaginale. E' praticato soprattutto dagli adolescenti che, pur volendo vivere un certo grado di intimità fisica, non sono ancora pronti ad affrontare il rapporto completo. Sebbene non in termini statisticamente poco rilevanti anche il petting non è privo di rischi. Infatti, durante l'orgasmo può accadere alcuni spermatozoi possono raggiungere la vagina, anche quando l'imene è ancora integro.

Phoenix