Frequent Asked Questions (FAQ) ovvero Le domande più frequenti relative alle tematiche sessuali

Insieme al mio ragazzo abbiamo deciso di fare l’amore per la prima volta. Quale contraccettivo scegliere?
Il metodo più indicato è un contraccettivo ormonale di tipo orale, la pillola, o vaginale, l’anello nuvaring, da scegliersi a seconda dell’età e della tolleranza della persona. Tali metodi, se utilizzati correttamente sono in grado di dare sicurezza praticamente assoluta promuovendo una sessualità senza rischi e paure. Per la prescrizione è possibile rivolgersi al medico di famiglia, ai consultori familiari, ad un ambulatorio ginecologico ospedaliero, universitario o privato.

Sono un ragazzo di 19 anni e la mia ragazza ne ha 15, siamo felicemente fidanzati ma ci chiediamo quante volte dovremmo fare l'amore alla settimana o al mese? Quale metodo contraccettivo scegliere?
La sessualità non può essere ricondotta ad una tabella che quantifica durata e frequenze dei rapporti. La scelta spetta alla coppia, unico obiettivo la reciproca soddisfazione, unico metodo scelte libere e consapevoli.
Come detto precedentemente si può fare uso di un contraccettivo ormonale oppure di un profilattico. Il secondo metodo permette una migliore prevenzione per le malattie sessualmente trasmissibili, ma non possiede la medesima sicurezza contraccettiva del primo

Non riesco a fare l’amore con il mio ragazzo. E’ un problema grave?
Se il problema è dovuto alla difficoltà di effettuare la penetrazione può essere risolto dalla coppia con l’aiuto di un professionista, psicoterapeuta o sessuologo. A volte l'impossibilità dell'atto sessuale è dovuta da uno spasmo involontario dei muscoli pelvici, che circondano la porzione inferiore della vagina. Tale contrazione è frequentemente associata ad uno stato di ansia disagio e mortificazione personale. Escludendo patologie di tipo organico, si può procedere con un intervento di psicoterapia breve. Le percentuali di successo sono ottime.

Ho le mestruazioni da circa un anno ma ho cicli molto irregolari. E’ normale o devo andare necessariamente dal ginecologo?
È assolutamente normale il riscontro di irregolarità mestruali nei primi anni successivi al menarca (la prima mestruazione). Questo, pur rappresentando una tappa significativa dello sviluppo puberale, non è di solito indicativo di un pieno raggiungimento della maturità funzionale dell’apparato riproduttivo, che si acquisisce invece con il passare degli anni. Infatti, nel primo anno dopo il menarca la regolarità mestruale è presente solo nel 50% circa delle adolescenti e solo il 15% presenta cicli ovulatori; dopo cinque anni oltre l'80% presenta invece un ciclo regolare. Inoltre, in questa fascia di età, i cambiamenti di vita possono influenzare il delicato equilibrio endocrino raggiunto e determinare alterazioni mestruali transitorie. Non è strettamente necessario fare una visita ginecologica a meno che non ci siano altri disturbi, come dolori mestruali e crampi alla parte bassa dell’addome, perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra, ecc. In assenza di sintomi è meglio programmare la prima visita dopo il primo rapporto sessuale.

Il mio ragazzo ed io ci amiamo moltissimo ma lui non riesce ad avere l’erezione necessaria per un rapporto completo. Cosa fare? A chi rivolgerci per un aiuto?
Spesso anche nelle coppie più affiatate possono manifestarsi simili problemi. A volte è l’importanza stessa attribuita al rapporto sessuale a rendere le cose più difficili. Se il tuo ragazzo ha erezioni spontanee quando è solo, o durante rapporti completi potete stare certi che non esistono problemi di ordine fisico. Una terapia breve con uno psicoterapia e sessuologo può aiutare la scomparsa del problema.

Ho 16 anni e non ho ancora avuto il primo rapporto sessuale. Pratico il nuoto e vorrei sapere se posso fare uso di assorbenti interni.
Gli assorbenti interni possono tranquillamente essere utilizzati anche con l'imene integro, quindi da ragazze che non hanno mai avuto rapporti sessuali completi. La lesione dell'imene per l'introduzione del tampone è pressoché impossibile, in primo luogo per la struttura in cotone del tampone stesso ed in secondo luogo perché l'imene normalmente è una membrana elastica con un'apertura centrale, necessaria al fine di far defluire il sangue mestruale ad ogni ciclo. Per rimuovere il tampone basta tirare delicatamente l’apposita cordicella che è molto solida e resta all'esterno dei genitali.

Sono un ragazzo di 17 anni e la mia ragazza ha un ritardo di 7 giorni. Sono preoccupato perché abbiamo avuto un rapporto cominciato senza l’uso del preservativo.
Con un ritardo mestruale di 7 giorni la scelta migliore è quella di effettuare un test di gravidanza. In farmacia si possono trovare test rapidi che permettono di accertarsi che si tratti proprio di un semplice ritardo e non di una gravidanza. Per essere sempre “tranquilli” la soluzione migliore è di adottare un metodo anticoncezionale ormonale (pillola o anello) che garantisce la certezza di evitare gravidanze indesiderate.

Ci sono dei rischi o controindicazioni dal punto di vista sanitario nella penetrazione anale. Quale tipo di lubrificante è meglio utilizzare, quali sono le avvertenze principali? 
Non ci sono controindicazioni mediche al coito anale. Occorre però ricordare che questo tipo di rapporto può esporre maggiormente a rischi di contagio per malattie sessualmente trasmesse dato che la possibilità di produrre piccole lacerazioni è maggiore che nel coito vaginale, non essendovi un abbondante lubrificazione naturale. Per questa ragione è consigliato l’utilizzo di lubrificanti che possono rendere il rapporto più piacevole e meno rischioso. I lubrificanti ad esempio creme o gel intimi sono disponibili come prodotti da banco in farmacia.

E' salutare oppure no avere rapporti sessuali durante il ciclo mestruale?
Avere rapporti durante le mestruazioni non presenta controindicazioni di tipo medico.

Quanto deve misurare un pene in erezione per essere considerato normale?
Le misure medie del pene sono:
- a riposo, quando la temperatura esterna è tiepida, il pene misura in media da 7 a 10 cm. Si accorcia con il freddo.
- in erezione, misura in media tra i 12 ed i 18 cm di lunghezza e da 3 a 4 cm di diametro ( da 9 a 13 cm di circonferenza).
Non è stata riscontrata alcuna relazione tra dimensioni del pene e capacità sessuale. Inoltre la dimensione del pene a riposo non sempre è indicativa della capacità di dilatazione durante l’erezione.

In fase di erezione è "necessario" che il glande si scopra? A me non succede, ma, in condizioni normali, riesco senza problemi a scoprirlo, per esempio per esigenze d'igiene personale.
In fase di erezione non si scopre completamente e, soprattutto, il prepuzio tende a ricoprirlo non appena interrompo il tentativo. Se insisto nel tentativo provo un dolore molto intenso.
Una volta ho provato a scoprirlo completamente prima dell'erezione, ma è stato difficilissimo e doloroso farlo tornare, poi, in condizioni normali. Il prepuzio si era "fermato" alla base del glande e non ne voleva sapere di tornare a posto.

Il fenomeno è dovuto alla ristrettezza del prepuzio che non consente al glande di scoprirsi totalmente durante l'erezione e prende il nome di “Fimosi”. La possibilità di scoprire normalmente il glande garantisce un adeguato livello di igiene.
È possibile, tramite un veloce intervento in anestesia locale, permettere il completo scorrimento del prepuzio sul glande. Tale intervento è consigliato nel caso in cui i rapporti siano associati a dolore, o se tale condizione comprometto in qualche misura la soddisfazione sessuale.

La masturbazione è una pratica sessuale anormale?
La masturbazione è una attività sessuale normale, pratica sia da uomini che da donne.
Nei giovani rappresenta il primo contatto con la sessualità e con il piacere. Si configura come una valida esperienza di transizione in attesa di una relazione sessuale di coppia. 
Tramite la masturbazione si può favorire lo sviluppo di un ricco e variegato immaginario erotico. La masturbazione permette di mantenere un rapporto costante con il piacere e la sessualità.

Benché io abbia regolarmente rapporti sessuali non sono mai appagato: non riesco a resistere a nessuna occasione, sento la necessità di dovermi masturbare diverse volte al giorno, anche poco dopo aver avuto un rapporto sessuale soddisfacente, oppure sento la necessità di masturbarmi 2 o 3 volte di seguito.
Una tale situazione può divenire problematica qualora vada a compromettere in modo marcato gli altri aspetti della vita sociale: lavoro, amicizie, affetti familiari. In questo caso ci si può rivolgere per un consulto ad uno psicologo o a uno psicoterapeuta:

La donna perde sempre sangue al primo rapporto?
Non sempre, perché dipende dalla forma dell’imene. Questa membrana ha forma, consistenza ed irrorazione sanguigna variabile. Se è molto sottile la sua lacerazione, con il primo rapporto sessuale non comporterà alcuna perdita ematica. In altri casi può non essere presente, oppure è talmente elastico da non rompersi durante i rapporti sessuali.

Il dolore che si prova la prima volta è dovuto alla rottura dell’imene?
No, la rottura dell’imene può in alcuni casi dare un piccolo fastidio transitorio. Più frequentemente la sensazione di dolore è in relazione a preoccupazioni, paure e aspettative legate al primo rapporto sessuale. Tali pensieri possono contribuire ad un mancato rilassamento della muscolatura vaginale e ad un abbassamento del livello di eccitazione, con conseguente mancanza di lubrificazione. Queste due condizioni possono essere i responsabili del dolore.

Il primo rapporto sarà soddisfacente come quelli che verranno dopo?
Probabilmente no, perché a provare piacere si “impara” poco alla volta. Occorre sviluppare la confidenza con il proprio corpo e con quello del partner e imparare a conoscere i punti più sensibili, i gesti ed i movimenti preferiti, evitando paure e timori. A volte, ma non sempre, nel primo rapporto il coinvolgimento è talmente grande da rendere difficoltoso un pieno appagamento. D’altronde come in ogni aspetto della vita è necessario iniziare per poter diventare sicuri e maggiormente padroni della situazione.

E' vero che il preservativo si "sente" e rende meno piacevole il rapporto?
Il preservativo modifica leggermente le sensazioni, ma non al punto da compromettere il piacere di fare l'amore. In alcuni casi può ridurre leggermente la sensibilità del pene. Le maggior difficoltà legate al preservativo fanno riferimento alle sue dimensioni simboliche, in quanto rappresenta una barriera fra i due partner che impedisce la piena intimità, oppure può essere visto come un impaccio  che interrompe il gioco romantico e sessuale fra i due partner.

E’ vero che la pillola fa diminuire il desiderio di fare l’amore?
I prodotti di ultima generazione non generano un calo del desiderio. A volte il calo del desiderio può essere legato a specifiche rappresentazioni della sessualità. Una attività sessuale svincolata dalla pratica riproduttiva e centrata sulla dimensione del piacere può andare in contrasto con un sistema valoriale dal quale la persona tenta di allontanarsi, ma che comunque rimane presente nella sua storia.

Il preservativo va messo quando il pene è in erezione, ma io trovo innaturale, durante un momento di intimità, aspettare l'erezione, poi fermarmi per prendere il preservativo e infilarlo: si perde la magia del momento e il rapporto ne perde in qualità. Cosa ne pensate?

Il preservativo per essere efficace deve essere messo con il pene in erezione. Se questa condotta risulta problematica è possibile pensare all’utilizzo di differenti metodi contraccettivi.

Vorrei sapere la "pericolosita", per quanto riguarda la contraccezione e quindi il rischio di gravidanza, delle piccole quantità di liquido che dal pene fuoriescono prima e durante il rapporto sessuale, comunque prima dell'orgasmo.
La produzione di smegma all’inizio o durante il rapporto sessuale nei periodi fertili del ciclo mestruale può provocare la fecondazione dell’ovulo. Questo è uno dei motivi per cui la tecnica contraccettiva del “coito interrotto” è così poco efficace.

Quale e' il periodo migliore per cui la donna rimanga incinta?
Il periodo di tempo tra una mestruazione e la successiva varia da soggetto a soggetto tra 25 e 32 giorni con una media di 28 giorni. Per un ciclo di 28 giorni l'ovulazione avviene in media al 14° giorno, per cicli più brevi viene anticipata di qualche giorno e viceversa per cicli più lunghi.
Il periodo più fecondo è collocabile intorno al 14° giorno.

E’ vero che un uomo normale non può avere due rapporti sessuali molto ravvicinati?
In linea generale può è vero. Nel maschio vi è una fase detta “periodo refrattario”, nella quale, dopo un rapporto sessuale, egli si trova nella condizione di essere fisiologicamente e psicologicamente refrattario ad una nuova eccitazione. Può durare da pochi attimi ad alcune ore. Tale differenza dipende da molti fattori: dalla variabilità individuale della risposta sessuale, dall'età, dal partner; dal contesto e dal tono emozionale ed affettivo nel quale la sessualità è vissuta.

Si possono avere indicazioni di massima per capire se un disturbo dell’erezione è organico o psicologico?
L’indicazione più semplice ed immediata è data dalla presenza di erezioni durante la giornata, ad esempio in assenza del partner, al risveglio, in associazione a fantasie erotiche o a certe immagini. In tali casi la causa organica può essere esclusa.

E’ vero che meno si fa l’amore, più è probabile che si soffra di eiaculazione precoce?
Non esiste una relazione fisiologica fra le condizioni. È possibile che una persona che in alcune situazioni ha manifestato tale condizioni possa limitare il numero dei rapporti, aumentando vissuti di inadeguatezza e di tensione. Come facile immaginare tali scelte possono instaurare un circolo vizioso capace di mettere la persona sempre più in difficoltà.

Può succedere che il disturbo si manifesti all’improvviso con una nuova partner?
Si è possibile, una nuova esperienza di coppia può sollecitare una carica erotica più intensa, ma può anche far nascere un po’ di preoccupazione. In questi casi nessuna preoccupazione, basta riprovare…

Ci sono farmaci per risolvere il disturbo?
L’intervento più adeguato piuttosto che in una terapia farmacologica è individuabile in un intervento psicologico condotto da uno psicoterapeuta o da un sessuologo. Tali interventi possono essere rivolti al singolo oppure alla coppia.Da un punti di vista farmacologico possono essere usati famarmaci antidepressivi (triciclici e serotoninergici) a bassi dosaggi.

Un intervento chirurgico può guarire il vaginismo?
Solo in rarissimi casi, statisticamente irrilevanti. La strada privilegiata consiste in un intervento psicoterapico.
Credo di soffrire di vaginismo e mi sono state consigliate delle sedute da un sessuologo. Mi piacerebbe sapere in che cosa consistono le sedute e quanto può durare una cura.
La terapia dura solitamente dai 3 ai 6 mesi e a volte sono sufficienti 8-10 sedute per risolvere il problema. Il raggiungimento di tali traguardi è favorito dalla presenza del partner, in caso contrario i tempi possono allungarsi.

A chi deve rivolgersi chi soffre di dispareunia?
Potendo escludere problematiche organiche è sempre opportuno rivolgersi da uno psicologo, uno psicoterapeuta oppure un sessuologo.
Per poter escludere la presenza di cause fisiologiche a volte è sufficiente essere attenti a come emerge la sensazione dolorosa. Se accompagna solo certi partner o certe situazioni in cui si svolge la pratica sessuale è possibile escludere problematiche mediche. Al contrario se il problema è trasversale a tutte le situazioni, comprese le pratiche masturbatorie, è consigliabile una visita preliminare con un andrologo o con un ginecologo.

Che cos’è l’ansia di prestazione?
Molto diffusa, solitamente è ancora più invadente nelle prime relazione sessuali con una partner alla quale il maschio o la femmina tiene molto. E’ un problema di natura psicogena che può produrre difficoltà nello stabilire nuove relazioni significative e anche creare uno stato di disagio psicologico. Nell’uomo può manifestarsi con difficoltà erettili e con eiaculazione precoce, nella donna con anorgasmia o scarsa lubrificazione. Un intervento psicologico favorisce il superamento positivo di tale condizione in tempi relativamente brevi.

 

Phoenix