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La Mostra delle Atrocità
James G. Ballard
The Atrocity Exhibition, Johnatan Cape, London
pagine 228
14,00 euro
1970, ed. italiana 1990
Rizzoli, Milano
Apocalypse. A disquieting feature of this annual exhibition — to which the patients themselves were not invited — was the marked preoccupation of the paintings with the theme of world cataclysm, as if these long-incarcerated patients had sensed some seismic upheaval within the minds of their doctors and nurses.
Apocalisse. La mostra di quest'anno, alla quale i pazienti non erano stati invitati, aveva un segno inquietante: tuti i quadri insistevano sul tema della catstrofe planetaria, come se questi pazienti, così a lungo segregati, avessero avvertito nelle menti dei dottori e delle infermiere una specie di sconvolgimento sismico.
Il Financial Times ha definito l’opera "una devastante poesia della violenza" e lo scrittore William S. Burroughs scrive nella prefazione: "È un libro intenso e inquietante. Le radici non sessuali della sessualità qui sono esplorate con una precisione chirurgica. Un incidente d'auto può essere più stimolante di un'immagine pornografica... La linea di demarcazione fra paesaggio interno e paesaggio esterno è definitivamente crollata: i terremoti possono essere originati da sconvolgimenti sismici all'interno della mente umana".
La mostra delle atrocità è una raccolta di racconti ma anche un romanzo, in quanto mosaico di frammenti legati tra loro, e romanzo "autobiografico"; contenutisticamente esso rappresenta un risultato estremo dell'evoluzione ballardiana. Ad ogni modo, ne La mostra delle atrocità prosegue l’attenuazione - se non la scomparsa - di elementi fantascientifici tradizionali, operazione già da tempo avviata dall’autore. Anche il linguaggio è plasmato allo scopo: asettico, tagliente, quasi respingente, alieno da ogni letterarietà e anzi teso alla proposizione di modalità espressive di solito ritenute inadatte alla narrativa. Il tutto confluisce in una dirompente e interminabile analisi di ossessioni contemporanee in cui si rincorrono e si incrociano, come idee fisse, l'assassinio di Kennedy "considerato come una gara automobilistica in discesa", la morte reiterata di Marilyn Monroe ("Lui ricordò la Vestizione di Ernst: la pelle scavata di Marilyn, seni di pomice scolpita; cosce vulcaniche, un viso di cenere: la vedova di Vesuvio"), la rinoplastica della regina Elisabetta ("Le tecnologie della scienza moderna, la chirurgia estetica in particolare, offrono all'immaginario del pubblico televisivo uno strumento formidabile con cui smontare e rimodellare i suoi sogni ad occhi aperti")... E inoltre le fantasie sessuali collegate a Ronald Reagan, le torture della guerra nel Vietnam, la stimolazione sessuale attraverso notiziari di atrocità ("Sono stati condotti studi per determinare gli effetti dell'esposizione prolungata a notiziari tv riguardanti torture inflitte ai Viet Cong: a) combattenti maschi; b) ausiliarie; c) bambini; d) feriti. In tutti i casi si è registrato un forte aumento nell'intensità dell'attività sessuale...") In definitiva: la messa a nudo del nostro corpo, lo scambio tra le nostre viscere e il nuovo paesaggio massmediale-tecnologico ("le icone neuroniche sulle autostrade spinali"). I personaggi appaiono oggetti privi di dolore e amore, trasportati alla deriva da una corrente di immagini e sensazioni impazzite, che fissano il sesso nel metallo, i sentimenti nell’inorganico, la vita nel nulla; lo scenario è un patchwork di oggetti figli della odierna tecnologia, quegli stessi che per Ballard vanno a formare i nuovi segni zodiacali del nostro immaginario. A che servirebbero, a questo punto, tematiche espressamente fantascientifiche? La catastrofe è già ovunque, quindi in noi. Non per nulla l’Autore fu tra i primi ad annunciare la "morte" della fantascienza. (Vittorio Catani)
Indice
La mostra delle atrocità,
L'università della morte
L'arma omicida
Tu:Coma:Marilyn Monroe
Appunti per un collasso mentale
Il grande nudo americano
Cannibali d'estate
Tolleranza del viso umano
Tu e io e il continuum
Piano per l'assassinio di Jacqueline Kennedy
Amore e napalm: gli USA formato esportazione
Crash
Le generazioni dell'America
Ecco perché voglio fottere Reagan
L'assassinio di John Fitzgerald Kennedy considerato come una gara automobilistica
Il lifting della principessa Margaret
La plastica mammaria riduttiva di Mae West
La rinoplastica della regina Elisabetta
Storia segreta della Terza guerra mondiale