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Gesta e opinioni del dottr Faustroll, patafisico
Alfred JarryGestes & Opinions du Docteur Faustroll pataphysicien roman néo-scientifique, Fasquelle, Paris
pagine 141
14,50 euro
1911 (postumo, redatto nel 1898), ed. italiana 1984
Adelphi, Milano
Con questo libro si rivelò al mondo, nell'anno 1911, la scienza delle scienze, che tutte le altre ingloba e vanifica: la patafisica, "scienza delle soluzioni immaginarie", che si prefìgge di studiare le leggi che reggono le eccezioni (quindi, in modo più o meno evidente, tutto) e di spiegare l'universo supplementare al nostro. Suo araldo è il dottor Faustroll, "negromante moderno, mescolanza di uomo e di marionetta, di trasposizione mitica e di caricatura" (Sergio Solmi). Al pari di tanti eroi delle favole, il dottor Faustroll deve compiere un viaggio - e la sua imbarcazione si spingerà indifferentemente per terra, per mare o per le vie della città. Le varie "isole" a cui approda sono altrettante costellazioni sull'atlante celeste della décadence, come dire su quello che ancora oggi è il nostro cielo. Lì vegliano invisibili numi protettori, che rispondono volta a volta ai nomi di Lautréamont e di Bloy, di Mallarmé e di Gauguin, di Schwob e di Verne. E lì sentiremo risuonare l'inestinguibile riso patafisico, che si sovrappone a quello più antico di Rabelais, in quanto "coscienza viva di una dualità assurda e che salta agli occhi". In quanto tale, precisava Daumal, esso è "la sola espressione umana dell'identità dei contrari (e, cosa notevole, ne è l'espressione in una lingua universale)".
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