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L'incerta alleanza. Modelli di relazioni tra scienze umane e della natura
Luciano Gallino
pagine XII-331
18,59 euro
1992
Einaudi, Torino
La nostra società ha continuamente bisogno di decisioni. A questo scopo si incontrano, quasi quotidianamente, specialisti dei due principali campi del sapere contemporaneo: quello delle scienze naturali e quello delle scienze umane, o sociali. Ad essi è demandato il compito di prendere decisioni in campo tecnologico, ambientale, industriale, sanitario, educativo; o di fornire pareri competenti ai decisori di professione, quali i dirigenti di aziende pubbliche o private, gli amministratori pubblici, i parlamentari. Questi incontri danno spesso luogo a tenaci incomprensioni. A causa della frattura cognitiva esistente tra i due campi l'unità del reale viene scomposta in blocchi non comunicanti, ai quali è attribuita un'esistenza autonoma: come se fosse la realtà, e non la mente di chi la studia, ad essere suddivivsa in contenuti disciplinari differenti. In realtà scienze naturali e scienze umane sono destinate a cooperare: le prime sono infatti - come ha scritto Riedl - "semicieche", hanno cioè una struttura teorica forte, ma non un orizzonte adeguato ai complessi problemi del mondo contemporaneo; le seconde sono invece "semimute", perché pur abbracciando ampie prospettive non hanno sviluppato un metodo sufficientemente rigoroso. Questo saggio di Gallino propone come soluzione a questa fittizia frammentazione del sapere - e della realtà - la libertà di scelta dei modelli scientifici, guidata dal senso di responsabilità cognitiva che deve animare sia gli attori scientifici, sia i decisori sociali.Il risultato sarà la creazione di un insieme di modelli di relazione tra scienze umane e naturali che possano valere come schemi epistemologici di riferimento non solo per la costruzione delle teorie ma anche, ciò che più importa, per l'orientamento delle scelte politiche, economiche, tecnologiche ed ambientali.