Marcel Proust e i segni

Gilles Deleuze

Proust et les signes, Presses Universitaires de France, Paris


Marcel Proust e i segni - Gilles Deleuze

pagine 168

15,50 euro

1964, ed. italiana 2001

Einaudi, Torino

 

"Chiediamo solo che si riconosca che il problema di Proust è quello dei segni in generale: segni che costituiscono mondi differenti, vacui segni mondani, segni mendaci dell'amore, segni sensibili materiali, e infine segni essenziali dell'arte, capaci di trasformare tutti gli altri".

L'opera di Proust continua a ispirare il pensiero critico con una straordinaria ricchezza di esiti e di approcci. Di quell'itinerario verso le essenze che è la Recherche, Deleuze precisa le articolazioni in una serie di piani semiologici e di rigorose rispondenze. Non si propone di estrarre dal racconto una visione del mondo proustiana: esperienza e racconto tracciano in Proust una critica (filosofica) della filosofia, intesa come progetto volonteroso e disinteressato di conoscenza. La stesura dell'opera è la lettura dei diversi ordini di segni in cui si articola il vissuto. Vivere è pensare; ma pensare - dice Deleuze, attraverso Proust - è interpretare, tradurre un geroglifico, scioglierne la doppia struttura simbolica.
Descritti e riordinati in questa prospettiva, i temi classici proustiani - della gelosia o dello snobismo, del godimento estetico o dell'omosessualità - acquistano una nuova, persuasiva chiarezza.

Indice

Parte prima: I segni.

I. Tipi di segni.

II. Segno e verità.

III. L'apprentissage.

IV. I segni dell'arte e l'Essenza.

V. Funzione secondaria della memoria.

VI. Serie e gruppo.

VII. Il pluralismo nel sistema dei segni. Con- clusione: L'immagine del pensiero.

Parte seconda: La macchina letteraria.

I. Antilogos.

II. Le scatole e i vasi.

III. Livelli della Ricerca.

IV. Le tre macchine.

V. Lo stile. Conclusione: Presenza e funzione della follia. Il Ragno.