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Margini della filosofia
Jacques DerridaMarges de la philosophie, Minuit, Paris
pagine VIII-424
26,00 euro
1972, ed. italiana 1997
Einaudi, Torino
In questa antologia di scritti e conferenze, che risalgono al periodo dal 1968 al 1971, Derrida si concentra sul problema dei limiti della speculazione filosofica, problema da sempre "interno" alla filosofia, che si è costantemente interrogata sulla sua portata e ragion d'essere. Ma allo stesso tempo - ed è il punto centrale del dicorso di Derrida - la filosofia ha sempre pensato al suo altro e quindi al significato stesso del confine e del confinarsi.Margini, una delle piú importanti opere di Jacques Derrida, costituisce il testo piú ricco e completo per documentare la filosofia del suo autore. Articolata in una serie di saggi già apparsi fra il 1967 e il 1971, con l'eccezione di due inediti, l'opera chiude il primo, e piú creativo, ciclo della riflessione derridiana. Oltre all'esame di alcune questioni fondamentali - come la natura dello spazio e del tempo, il significato della filosofia di Hegel in generale e della semiologia hegeliana in particolare, il problema dell'umanesimo e della «fine» della metafisica -, Margini affronta una rilettura della storia della filosofia: accanto a Husserl e Heidegger, sono Aristotele, Kant, Hegel ad essere oggetto di un'analisi serrata e rigorosa non meno che originale.
Fra gli altri temi trattati, la linguistica e la sua storia, la scrittura, la fenomenologia, che costituiscono altrettanti aspetti centrali della riflessione del filosofo.Indice
Indice
I. Timpano.
II. La différance.
III. «Ousia e grammé». Nota su una nota di «Sein und Zeit».
IV. Il pozzo e la piramide. Introduzione alla semiologia di Hegel.
V. Fini dell'uomo.
VI. Il circolo linguistico di Ginevra.
VII. La forma e il voler-dire.
VIII. Il supplemento di copula. La filosofia innanzi la linguistica.
IX. La mitologia bianca. La metafora nel testo filosofico.
X. «Qual quelle». Le fonti di Valéry.
XI. Firma evento contesto.