L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica

Walter Benjamin

Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit, Blackwell, Cambridge


L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica  - Walter Benjamin

pagine 184

14,50 euro

1936, ed. italiana, 2000

Einaudi, Torino


La Gioconda su un foulard o l'incisione di un concerto di Ravel diretto dall'autore stesso e ogni giorno riascoltabile sono due esemplificazioni di quel fenomeno che Benjamin definisce la «perdita dell'aura» nell'epoca della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, ossia la perdita del «qui e ora» magico e unico che si fonde con la creazione artistica e la contraddistingue. Nel chiuso di un'automobile, ad esempio, mediante un mangianastri si può ascoltare quel concerto di Ravel al di fuori della sua unicità spazio-temporale, oggettivandolo e spersonificandolo. Nondimeno, la perdita del carisma insito nell'opera d'arte, «unica» eppure riprodotta, non è deplorata da Benjamin con quell'atteggiamento aristocratico che contraddistingue alcuni esponenti della Scuola di Francoforte. Egli collega infatti la «perdita dell'aura» nella società contemporanea all'irruzione delle masse sulla scena e alla loro richiesta di beni culturali che è giocoforza diventino merce. La riproduzione dell'opera d'arte in «sede impropria» non ne comporta una perdita di qualità, ma piuttosto una desacralizzazione, il che favorisce un'esperienza laica della cultura e ne sostituisce il valore rituale con un valore espositivo antiestetizzante.

Indice

Prefazione di Cesare Cases. L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica.

Piccola storia della fotografia.

Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico.

Che cos'è il teatro epico?

Commenti ad alcune liriche di Brecht.

Nota di Paolo Pullega.