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Tecniche costruttiviste per la diagnosi di personalità
Maria Armezzani, Floriana Grimaldi, Luca Pezzullo
pagine 250
21,00 euro
2003
McGrow-Hill, Milano
Gli autori affrontano la psicologia dei costrutti personali applicata alla diagnosi di personalità, fondata sui principi dell'alternativismo costruttivo di George Kelly. Ciò che Kelly suggerisce attraverso l'alternativismo costruttivo è di guardare a ogni situazione, comprese le situazioni cosiddette sperimentali, come situazioni di vita reale, il cui significato deve essere interpretato, compreso e ripreso in prima persona dallo psicologo. Pensato e scritto per lo studente del corso di laurea, il libro si inserisce nella saggistica più aggiornata sul costruttivismo, orientamento assai fecondo sia dal punto di vista epistemologico sia clinico.
Due persone si incontrano: una si definisce psicologo clinico, l’altra cliente. Illusione pensare che il cliente presenti in modo oggettivo il suo problema e che lo psicologo, altrettanto oggettivamente, possa emettere una diagnosi e applicare in modo standard le terapie dimostratesi utili in casi analoghi. Il cliente propone, infatti, un’immagine costruita sulla base di una visione di sé e del mondo necessariamente personale, fortemente caratterizzata dai suoi significati, dai suoi valori e dalle sue aspettative. Per dirla con Gabriel García Márquez “La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”
Il costruttivismo si fa carico di questa peculiare condizione umana, offrendo alla psicologia una terza via tra oggettivismo e soggettivismo e prospettando, finalmente, la possibilità di coniugare il rigore metodologico con l’attenzione al singolo e ai suoi significati.
Questo volume presenta per la prima volta, in Italia, una sintesi sistematica delle tecniche psicodiagnostiche coerenti con tale prospettiva.
Le griglie di repertorio, l’autocaratterizzazione e la procedura piramidale, strumenti nati nell’ambito della “teoria dei costrutti personali” di George A. Kelly, sono riletti alla luce dei più recenti sviluppi del costruttivismo e illustrati attraverso esempi clinici che ne chiariscono il valore euristico e le potenzialità.
I continui rimandi tra fondamenti teorici e implicazioni operative fanno risaltare la differenza tra il tradizionale stile diagnostico, che affida la valutazione dell’altro a processi esecutivi di misurazione e classificazione, e il nuovo atteggiamento scientifico, che sposta in primo piano l’esperienza umana, fino a trasformare radicalmente il senso stesso della diagnosi psicologica e della relazione clinica. Un patrimonio culturale e tecnico di straordinaria rilevanza.Indice
Autori
Prefazione
Parte I - Il costruttivismo come alternativa alla psicologia tradizionale
1) L’alternativa costruttivista
2) L’alternativismo costruttivo
3) La diagnosi transitiva
Parte II - Tecniche costruttiviste per una diagnosi transitiva
4) Le griglie di repertorio
5) L’autocaratterizzazione
6) La procedura piramidale
7) Il signor Rossi e la diagnosi psicologica
Bibliografia
Indice analitico