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Uomini e donne oltre lo specchio. Differenza di genere e terapia della famiglia
Massimo Giuliani, Adriana Valle
pagine 220
14,50 euro
2007
Psiconline, Chieti
Questo volume racconta la terapia della famiglia vista da una prospettiva particolare: quella della differenza di genere.
La terapia sistemica, quella riconosciuta nel mondo come Milan Approach (perché a Milano l'opera di Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin ebbe la sua culla e da Milano ha conquistato i terapeuti di tutto il mondo), è un'arte di lenti.
È l'arte, per così dire, di guardare alla realtà e alle relazioni attraverso lenti ogni volta differenti, per darne descrizioni sempre nuove e polifoniche.
La lente che gli Autori hanno scelto per entrare nel mondo delle coppie e delle famiglie di cui si sono occupati durante la stesura di questo libro è stata quella dell'identità di genere e delle idee che le persone nutrono su cosa voglia dire essere donne o essere uomini.
Hanno tentato in tal modo un'operazione che è abituale nei paesi anglosassoni ma ben poco praticata da noi: quella, cioè, di includere nel campo di osservazione le premesse (dei clienti, ma anche dei terapeuti stessi) sul gender.Questo libro nasce dunque dall'esperienza di un team bi-gender e dalla scoperta delle risorse che esso ha portato alla relazione terapeutica: nella stanza di terapia coppie di genitori e di coniugi in difficoltà possono confrontarsi con una coppia di terapeuti, a loro volta uomo e donna, in un incontro che può contribuire a sciogliere la rigidità di premesse di genere che talvolta possono far soffrire.
Nel volume si narra di alcuni di questi incontri, dei successi terapeutici e degli incerti del mestiere, della sorpresa e del mistero che si cela in quelle storie, del tentativo di comprenderne il senso senza mai sostituirsi ai protagonisti.
Disturbi alimentari, conflitti di coppia, dipendenze e amori feriti popolano il palcoscenico della terapia: storie che sorprenderanno e commuoveranno il lettore così come continuano a essere fonte di ispirazione per i due clinici che le raccontano.Indice
1° Parte
Dalla “scatola nera” alla costruzione sociale della realtàCapitolo 1 - Dai sistemi ai significati (e ritorno)
La terapia familiare come arte di tracciare differenze
Dopo la "scatola nera": linguaggio e significati
Note
Capitolo 2 - La cultura della differenza nella terapia della famiglia
L'influenza della cultura femminista
Carol Gilligan e la "voce differente"
Dal femminismo alla "sensibilità del genere" nella terapia
Nella psicoanalisi: lo Stone Center di Wellesley
Dalla famiglia all'irruzione della complessità
Note2° Parte
Donne e uomini nella stanza di terapiaCapitolo 3 - Le linee guida del nostro lavoro
Prima linea guida: l’équipe mista come risorsa nel lavoro con la coppia e la famiglia
Conversazione riflettente e scomparsa dello specchio
Comprensione e uso delle premesse di genere
Seconda linea guida: riverenza e irriverenza verso i ruoli di genere
La realtà sociale dei ruoli di genere
L’anoressia come risposta ai modelli dicotomici
Maschile e femminile come “categorie sfumate”
Terza linea guida: l’équipe mista come modello di relazione gilanica
NoteCapitolo 4 - Giovanna, il cibo e la vicinanza
Copioni in conflitto
Prima seduta: di chi è il corpo di Giovanna?
Seconda seduta: “intersezioni di genere” fra terapeuti e famiglia
Epilogo
NoteCapitolo 5 - Sabrina: alcolismo e premesse di genere
Voci dominanti e voci escluse
Quanti modi di essere madre?
Un anno dopo: due donne si ritrovano
Finale
NoteCapitolo 6 - Annamaria e Rodolfo: la prigionia del potere
Potere e uguaglianza
La voce di Annamaria, la voce di Rodolfo
Il potere e la solitudine