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Percezione del rischio e devianza primaria: uno studio su consumatori di cannabis, alcol ed ecstasy
Francesco Buccheri, Claudio Fasola
1. Introduzione
I progetti rivolti alla prevenzione del consumo di sostanze psicoattive richiedono una solida conoscenza dei processi che regolano le scelte individuali rispetto al consumo stesso. La percezione del rischio, per esempio, può costituire un precursore delle scelte individuali in relazione ai processi di automonitoraggio delle condotte a rischio.
Partendo da tale comprensione di alcune condotte caratterizzate da un profondo allarme sociale, lo scopo di questo lavoro è studiare il costrutto di percezione del rischio rispetto a consumatori di cannabis, alcol ed ecstasy.
Muovendosi in una cornice teorica interazionista è stata esaminata la relazione tra processi identitari, percezione del rischio e condotte preventive. Per questo, la percezione del rischio non è stata indagata esclusivamente in relazione alle conoscenze possedute dalla persona, ma si è effettuata un'analisi che ha coinvolto variabili cognitive, emotive e socio-simboliche, evidenziando gli aspetti interattivi e contestuali del costrutto e considerando l'identità personale un criterio chiave per la comprensione dei processi di presa delle decisioni e di ordinamento delle preferenze individuali.
Una prospettiva epistemologica antropomorfica e costruttivista ha reso possibile orientarsi tra le sfumature del mondo tossicofilico, evidenziando il particolare vissuto somatopsichico del consumatore e la ricerca intenzionale di esperienze gratificanti dalla forte connotazione sul piano cognitivo, emotivo e simbolico. In particolare, si è voluto studiare i processi di significazione che riguardano la costruzione, il mantenimento e la modificazione dell'identità e della percezione del rischio del deviante primario, all'interno di specifici contesti normativo-simbolici.
Data la complessità del costrutto si è optato per l'utilizzo di tre strumenti di indagine: la Griglia di Repertorio (Kelly, 1955), la Scala di Percezione del Rischio (Savadori e Rumiati, 1996; Salvini e Fasola, 2004) e la Scala della Ricerca di Forti Sensazioni (Galeazzi, 1994). La somministrazione di questi è avvenuta direttamente in luoghi di aggregazione spontanea come bar o discoteche, nel tentativo di cogliere le peculiarità dei contesti della devianza primaria nell'ambito di una ricerca condotta sul campo. A tale proposito, una difficoltà del presente lavoro è stata proprio quella di individuare e prendere contatto con i soggetti devianti, spesso poco disposti a collaborare alla ricerca. Per tali ragioni, si è scelto di studiare sostanze come cannabis, alcol ed ecstasy, considerata la loro ampia diffusione nei contesti studiati. Le particolari rappresentazioni sociali e dimensioni tossicofiliche delle tre sostanze, inoltre, sono state tali da permettere uno studio vario e complesso.3. Obiettivi; 4. Strumenti e gruppo di ricerca; 5. Reclutamento dei soggetti; 6. Analisi dei dati